La frangitura dell’olio extravergine di oliva
L’olivo è la pianta per eccellenza della Toscana che insieme al cipresso orna e corona le dolci colline toscane.
Fortunatamente per noi consumatori, la coltivazione di questa pianta non avviene in maniera intensiva, ma spesso gli oliveti che si vedono nelle campagne sono gestiti in maniera familiare. Questo consente di avere un maggior rispetto per l’ambiente, in quanto riduce i trattamenti che si disperdono nella terra e nell’aria, e soprattutto rispetta il consumatore cioè ognuno di noi in quanto i frutti della pianta sono meno oggetto di trattamenti.
In verità la pianta di olivo necessita di alcuni interventi che vanno fatti nel momento giusto per avere la massima efficacia:
Interventi per la pianta
Nel mese di aprile è consigliata una ramatura, consentita anche nell’agricoltura biologica, per combattere “l’occhio di pavone” e la rogna. Nella pre fioritura si procede con il boro che facilita l’impollinazione.
I trattamenti estivi, durante il mese di luglio e agosto, sono fatti per combattere la mosca olearia e si interviene con l’insetticida oppure, per rimanere nel biologico, con trappole naturali; quando si vedono le bottiglie legate ai rami degli olivi, quelle sono le trappole. Vengono riempiti per due o tre dita di fagioli secchi e una reazione chimica, produce esalazioni che attirano la mosca all’interno della bottiglia e lì vi trova la morte. Difficile da credere ma la mosca, in maniera naturale per la pianta, non aggredisce i frutti e le olive rimangono sane così da garantire un basso livello di acidità.
Olio Extra vergine d’Oliva
Un buon olio extravergine di oliva ha delle caratteristiche che sono legate sia alla qualità organolettica che alla percentuale di acidità che arriva massimo a 0,8 grammi per 100 grammi, migliore è la qualità e più bassa è l’acidità anche tendente a 0,1. Solo olive fresche, di prima qualità, colte e spremute, che non abbiano subito altro trattamento oltre al lavaggio, alla separazione delle foglie, alla centrifugazione e alla filtrazione.
La qualità si delinea anche grazie all’aroma che è simile all’ erba appena tagliata, carciofo crudo ed ha il caratteristico pizzico sulla lingua. Fermo restando che i gusti sono personali, quando se ne apprezza il sapore si può imparare ad accostare gli olii ai cibi esattamente per come avviene con le diverse tipologie di vino. Infatti a seconda della varietà dell’albero di olivo dal quale si raccolgono le olive (leccino, frantoio, moraiolo, pendolino ecc…) si ottiene un sapore diverso con sfumature sensoriali da accostare alle diverse pietanze.
Immancabilmente quando parliamo di olio extra vergine di oliva non possiamo spendere due parole sulla miriade di truffe legate a questo prodotto.
Le dicerie e i falsi miti
Cercando di essere il più possibile accorti possiamo dire:
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Attenzione ai prodotti che hanno un costo troppo basso
Dietro qualunque prodotto alimentare c’è molto lavoro manuale, nonché l’acquisto di materie prime, i costi della lavorazione del prodotto, dell’imbottigliamento, commercializzazione etc… Diffidate dai prezzi troppo bassi.
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L’olio non è standard
Alcuni grossi produttori riescono a garantire ai propri consumatori dei prodotti più standard (e per questo apprezzati dal consumatore fedele che vuole trovare sempre lo stesso gusto) riuscendo ad ottenere un prodotti uguale presso tutti gli scaffali dei supermercati. La produzione di un piccolo contadino è soggetta all’annata, alle condizioni climatiche e del terreno, e cambierà da un anno all’altro. L’olio naturale non sarà mai standard: le varietà dell’olivo, insieme alle condizioni climatiche ed alle procedure di coltivazione e raccolta influiscono sulle caratteristiche organolettiche variabili di un olio.
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Attenti sempre all’origine del prodotto
E’ importante domandarci da dove provenga e come siano stati portati avanti i processi di lavorazione. Nel caso dell’olio è curioso che l’olio prodotto all’estero (Tunisia, Spagna, Grecia, Turchia etc…), ottenga la denominazione MADE IN ITALY con il solo imbottigliamento fatto in Italia. Non è una critica all’olio estero, ma sarebbe auspicabile che le rigide regole italiane sull’uso dei concimi e dei pesticidi, sulle norme di coltivazione, sulle norme di frangitura e sulla conservazione siano uguali e rispettate anche all’estero?
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Comprate prodotti naturali
Un consiglio spassionato è quello di entrare in contatto con un contadino di fiducia e comprare da lui direttamente i prodotti della terra, almeno è più facile conoscerne la coltivazione e vedere i frutti magari ancora appesi agli alberi.
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Siamo ciò che mangiamo
Dovrebbe essere un mantra per noi così da spingerci a scegliere la qualità e genuinità dei prodotti alimentari che imbandiscono le nostre tavole: è importante nutrire bene il nostro corpo.
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